Le suppellettili sono poche: le calebasses, che rappresentano la dote della donna nel matrimonio, si presentano incise con motivi ornamentali, i cesti decorati con striscioline multicolori, stoviglie di terracotta o in legno. Con i rifiuti della nostra società, specchietti, flaconcini di collirio vuoti, bottoni, ritagli di plastica fanno ornamenti per sé e per i propri utensili, dando prova di un gusto e di una creatività da lasciare stupiti.
Per i pastori Woodabe o Bororo il bestiame è simbolo di ricchezza e costituisce quasi una ragione di vita. Gli animali generalmente non vengono macellati se non in particolari eventi: matrimonio, nascite, riti funebri; sono utilizzati quasi esclusivamente per il loro latte e i suoi derivati. Le donne con mani energiche si dedicano di primo mattino alla mungitura delle vacche. Il latte viene messo in una calabasse a forma di bottiglia e là viene centrifugato con un movimento ritmico per circa due ore, finchè diventa burro. Questo burro, mescolato alla farina di sorgo o di miglio, costituirà la loro dieta base. E’ curioso vedere utilizzare il latte anche per detergere il viso, proprio per le sue qualità emollienti e idratanti. Le donne dai lineamenti estremamente dolci, risultano ancora più attraenti ingentilite da gioielli e monili. E’particolare la loro pettinatura: un ciuffo che partendo dalla fronte arriva fino alla nuca, dove viene intrecciato in una specie di chignon.
Gli uomini, alti e slanciati, hanno gli occhi grandi, la fronte alta, i denti bianchissimi e il portamento elegante. Entrambi i sessi mostrano con fierezza le cicatrici sul volto e ai lati della bocca che oltre a essere il segno dell’appartenenza a un determinato clan, li proteggono dagli spiriti malvagi: queste scarificazioni creano un ornamento permanente. I Woodabe sono di cultura orale e quindi risulta fondamentale che il corpo parli e racconti una storia. Il loro corpo costituisce un linguaggio, narrato attraverso scarificazioni rituali e dettagliate acconciature, simbolo di appartenenza e protezione spirituale. Senza scarificazioni il viso sarebbe nudo come una tela bianca, che in mancanza di segni perde ogni significato.
In questo viaggio fotografico, la loro eleganza, il loro legame con le tradizioni e la loro resilienza emergono come un omaggio vivente a un mondo in equilibrio tra passato e presente.